Eroica Montalcino, una grande festa per il territorio

Grande festa nel territorio del Brunello nei giorni scorsi grazie a Eroica Montalcino, un vero e proprio festival che ha animato la città per tre giorni in attesa della corsa Eroica vera e propria. Gianni Mura, uno dei maestri del giornalismo sportivo italiano e Marco Pastonesi hanno ufficialmente inaugurato a Montalcino il Festival che caratterizza questa prima edizione di Eroica Montalcino. Un incontro con il pubblico che ha subito introdotto le atmosfere e le emozioni che fanno di Eroica e del suo Festival, diretto da Andrea Satta (voce dei tetes de Bois) un evento unico nel suo genere. Da domani ciclisti, appassionati e il pubblico delle grandi occasioni troveranno una Montalcino davvero suggestiva con le radiocronache dell’epoca diffuse in tutto il centro, le lampade vestite con le maglie degli eroi più amati, gli artisti, i giornalisti, i gregari, i giochi di strada e tutte le altre occasioni per rivivere le emozioni d’un tempo. Emozioni per questo immortali.
Protagonisti anche i bambini saranno protagonisti con un programma a loro interamente dedicato: il Tricicloraduno, il Circo El Grito, Il ciclotappo. Quindi i gregari che incontreranno sportivi e tifosi e che, per un week end, hanno dato i nomi alle piazze di Montalcino: Marzio Bruseghin, Idrio Bui, Pietro Campagnari, Paolo Fornaciari, Franco Mori, Primo Mori, Marcello Osler, Roberto Conti, Emilio Casalini ed Ercole Gualazzini.
Il mercatino eroico, con i suoi cimeli sempre più preziosi, aprirà di primo mattino. Poco dopo anche Eroica Caffè, quindi la ciclofficina d’arte. Da non perdere l’incontro con Sandro Donati, le cronache, le Strade Rosa, il teatro e l’orchestra Bottoni.
Durante il giorno letture di classici e del libro di Margherita Hack, “La mia vita in bicicletta”.
Ricche giornate di avvenimenti ed ospiti, per una suggestiva vigilia di Eroica Montalcino che ha visto, in abiti e biciclette d’epoca, 1200 ciclisti avventurarsi nella campagna di Montalcino e della Val d’Orcia.
Forse la forza travolgente di Eroica, che non conosce dunque confini geografici, sta proprio nella sua capacità di fare tendenza, movimento e cultura, creare valore, suscitare gioia e bellezza attraverso la fatica dei ciclisti, questi ultimi sempre più splendide icone di un tempo che guarda al passato per indicare ai giovani la strada da percorrere in futuro. Oltre agli statunitensi ed ai canadesi, tanto per rimanere in quel continente, per partecipare ad Eroica Montalcino sono giunti da tutta Europa e da tutta Italia.
Sono stati unanimi i consensi registrati all’arrivo: “Paesaggi magnifici e accoglienza straordinaria in tutto il territorio”: E’ questa la cifra finale di una splendida giornata di sport, sapori, profumi e colori. Quelli magnifici di un territorio, in gran parte protetto dall’Unesco e dalla Comunità Internazionale: “Siamo molto soddisfatti della felicità dei partecipanti a Eroica Montalcino – ha dichiarato Franco Rossi, responsabile dell’organizzazione – grazie a tutti quelli che si sono prodigati a tutti i livelli per poter dare accoglienza a chi è venuto a Montalcino per la prima edizione di Eroica”.
Giancarlo Brocci, ideatore dell’Eroica, felice perché ha visto crescere vertiginosamente il suo movimento che sta abbracciando sempre più l’intero ciclismo: solo dieci giorni fa si è svolta “Toscana Terre di Ciclismo” per corridori Under 23 con il successo dell’australiano Jai Hindley; seguita poi da Nova Eroica e oggi da Eroica Montalcino. Brocci, ormai è un uomo con la valigia sempre pronta: “Domenica prossima c’è Eroica Japan – dichiara Brocci – che vola verso i 500 partecipanti. Un successo straordinario. In pochissimi anni Aki Nakazawa ha creato in Giappone un bellissimo interesse per i valori di Eroica e per noi questo è motivo di grande orgoglio. La crescita di Eroica continua. Ovunque e in tutti i campi”.
“Ma dove vai bellezza in bicicletta?”. Molto probabilmente la più classica delle canzoni dedicate alla bicicletta, cantata da Silvana Pampanini nel 1951 durante un celeberrimo film di Carlo Campogalliani, passerà alla storia quale sigla del Festival che ha caratterizzato la prima edizione di Eroica Montalcino. Non tanto per il testo, che da oltre metà secolo gironzola per la testa degli italiani, quanto per l’interprete che, a sorpresa, si è cimentato su uno dei palchi, naturali, costruiti o inventati da Andrea Satta, il direttore artistico del Festival di Eroica Montalcino. A canticchiare-recitare il motivetto della Pampanini è stato Sergio Staino, uno degli intellettuali-autori più amati dagli italiani Si parlava di biciclette ed eroi insieme a Massimo Cirri e Marco Pastonesi quando sul palco, poco a poco, ha fatto la comparsa suonando l’orchestra Bottoni. A quel punto Staino si è interrotto ed ha iniziato a cantare e recitare il motivetto della Pampanini regalando una fortissima emozione agli spettatori, incantati da tanta magia.
Quella di Staino è solo uno dei momenti incantevoli che Andrea Satta (voce dei Tetes de Bois) ha regalato al Festival di Eroica Montalcino. La sua regia artistica, realizzata in collaborazione con Marco Pastonesi, ha creato l’atmosfera ideale per la pedalata dei ciclisti di Eroica Montalcino. Un festival di notevole spessore artistico-intellettuale che ha visto protagonisti, tra i tanti altri, Gianni Mura, i Tetes de Bois, Luigi Grechi De Gregori, Simone Cristicchi, Mario Tozzi, Giuseppe Cederna. Poi i giochi e circhi da strada, più o meno bagnati a causa del maltempo, dei ragazzi di quindici anni alle prese con la lettura di alcune pagine dell’Iliade di Omero. Poi tanto teatro e musica, suggestioni ed ustioni sia culturali, civili e sportive. Un gran bel festival, dunque, che ha permesso anche di rivivere le migliori radiocronache di un tempo. Giornalisti, commentatori, corridori che, per la bellezza delle imprese sportive dell’epoca, fanno impallidire il ciclismo di oggi.