(Italiano) Il commosso addio ad Harry Mariani

“Siamo qui oggi, amici, dipendenti e conoscenti, a ricordare, nell’occasione triste della sua scomparsa, Harry Mariani, uomo pacato ed elegante, dai modi gentili ed affabile che, insieme al fratello John, in tempi non sospetti, quando l’Italia del vino di qualità era ancora chiusa in se stessa, è riuscito a dare credibilità e spazio sui mercati prima americani e poi mondiali a prodotti sì d’eccellenza ma che non erano ancora noti, sbocciati. Penso spesso agli inizi, quando vennero a cercarmi e insieme creammo il progetto di Castello Banfi, sono ricordi indelebili di una vita di lavoro, gioie e gratificazioni”. Attraverso le parole di Ezio Rivella – enologo di fama mondiale che ha sviluppato, a Montalcino, il progetto visionario dei fratelli italoamericani – pronunciate durante la celebrazione di suffragio celebrata nella cantina della Castello Banfi, il mondo del vino italiano e d’America ha salutato ieri uno dei suoi grandi protagonisti e pionieri: Harry Mariani, morto ad Huntington (New York) all’età di 78 anni lo scorso 5 gennaio. Ad Ezio Rivella ha fatto eco Remo Grassi, vice presidente e ad della cantina di Montalcino, che ha ricordato così il pioniere presenziando, ieri, ai funerali che si sono svolti nella chiesa di Saint Patrick a New York: “con Harry se ne va un pezzo di storia del vino. È grazie ad una intuizione sua e del suo alter ego, il fratello John, che il vino italiano di qualità ha varcato i confini prima degli States e poi mondiali: hanno letteralmente insegnato agli americani ad apprezzare, bere e comprare vini d’eccellenza. Con la famiglia Mariani, infatti, il Brunello ha avuto la sua consacrazione tra i vini di qualità in ogni angolo del globo. Harry lascia un grande vuoto per noi della Castello Banfi”.
La morte di Harry lascia, senza dubbio, un vuoto enorme per tutti coloro che conoscono, vivono e “frequentano” il mondo del vino ma, sicuramente, il ricordo della sua vita, del suo lavoro e della sua intuizione, sarà di conforto e di stimolo per tutti coloro che operano in questo settore.

“Siamo qui oggi, amici, dipendenti e conoscenti, a ricordare, nell’occasione triste della sua scomparsa, Harry Mariani, uomo pacato ed elegante, dai modi gentili ed affabile che, insieme al fratello John, in tempi non sospetti, quando l’Italia del vino di qualità era ancora chiusa in se stessa, è riuscito a dare credibilità e spazio sui mercati prima americani e poi mondiali a prodotti sì d’eccellenza ma che non erano ancora noti, sbocciati. Penso spesso agli inizi, quando vennero a cercarmi e insieme creammo il progetto di Castello Banfi, sono ricordi indelebili di una vita di lavoro, gioie e gratificazioni”. Attraverso le parole di Ezio Rivella – enologo di fama mondiale che ha sviluppato, a Montalcino, il progetto visionario dei fratelli italoamericani – pronunciate durante la celebrazione di suffragio celebrata nella cantina della Castello Banfi, il mondo del vino italiano e d’America ha salutato ieri uno dei suoi grandi protagonisti e pionieri: Harry Mariani, morto ad Huntington (New York) all’età di 78 anni lo scorso 5 gennaio. Ad Ezio Rivella ha fatto eco Remo Grassi, vice presidente e ad della cantina di Montalcino, che ha ricordato così il pioniere presenziando, ieri, ai funerali che si sono svolti nella chiesa di Saint Patrick a New York: “con Harry se ne va un pezzo di storia del vino. È grazie ad una intuizione sua e del suo alter ego, il fratello John, che il vino italiano di qualità ha varcato i confini prima degli States e poi mondiali: hanno letteralmente insegnato agli americani ad apprezzare, bere e comprare vini d’eccellenza. Con la famiglia Mariani, infatti, il Brunello ha avuto la sua consacrazione tra i vini di qualità in ogni angolo del globo. Harry lascia un grande vuoto per noi della Castello Banfi”.
La morte di Harry lascia, senza dubbio, un vuoto enorme per tutti coloro che conoscono, vivono e “frequentano” il mondo del vino ma, sicuramente, il ricordo della sua vita, del suo lavoro e della sua intuizione, sarà di conforto e di stimolo per tutti coloro che operano in questo settore.

“Siamo qui oggi, amici, dipendenti e conoscenti, a ricordare, nell’occasione triste della sua scomparsa, Harry Mariani, uomo pacato ed elegante, dai modi gentili ed affabile che, insieme al fratello John, in tempi non sospetti, quando l’Italia del vino di qualità era ancora chiusa in se stessa, è riuscito a dare credibilità e spazio sui mercati prima americani e poi mondiali a prodotti sì d’eccellenza ma che non erano ancora noti, sbocciati. Penso spesso agli inizi, quando vennero a cercarmi e insieme creammo il progetto di Castello Banfi, sono ricordi indelebili di una vita di lavoro, gioie e gratificazioni”. Attraverso le parole di Ezio Rivella – enologo di fama mondiale che ha sviluppato, a Montalcino, il progetto visionario dei fratelli italoamericani – pronunciate durante la celebrazione di suffragio celebrata nella cantina della Castello Banfi, il mondo del vino italiano e d’America ha salutato ieri uno dei suoi grandi protagonisti e pionieri: Harry Mariani, morto ad Huntington (New York) all’età di 78 anni lo scorso 5 gennaio. Ad Ezio Rivella ha fatto eco Remo Grassi, vice presidente e ad della cantina di Montalcino, che ha ricordato così il pioniere presenziando, ieri, ai funerali che si sono svolti nella chiesa di Saint Patrick a New York: “con Harry se ne va un pezzo di storia del vino. È grazie ad una intuizione sua e del suo alter ego, il fratello John, che il vino italiano di qualità ha varcato i confini prima degli States e poi mondiali: hanno letteralmente insegnato agli americani ad apprezzare, bere e comprare vini d’eccellenza. Con la famiglia Mariani, infatti, il Brunello ha avuto la sua consacrazione tra i vini di qualità in ogni angolo del globo. Harry lascia un grande vuoto per noi della Castello Banfi”.
La morte di Harry lascia, senza dubbio, un vuoto enorme per tutti coloro che conoscono, vivono e “frequentano” il mondo del vino ma, sicuramente, il ricordo della sua vita, del suo lavoro e della sua intuizione, sarà di conforto e di stimolo per tutti coloro che operano in questo settore.